IMPORTANTE - Per le visite mediche agonistiche prenotate presso l'Aulss6, Aulss8 e Aulss9 richiedere il modulo di autorizzazione inviando i dati anagrafici dell'atleta e la data di prenotazione all'indirizzo mail
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Coach Filon conferma in avvio il sestetto vittorioso sul Laguna con Trivellato in regia opposta ad Edera, Bologna e Vicari martelli, Sy e Reddi al centro con Dalla Piana libero. La partenza è eccellente con le Pojane che si portano sull'1-6 dimostrandosi - come richiesto - subito molto attente alla copertura degli attaccanti. Una lucidità che viene presto meno, lasciando spazio ad una serie di errori banali e disattenzioni che consentono alle padrone di casa di recuperare e allungare chiudendo 25-18. Confermate nel secondo parziale - dopo aver rilevato Trivellato e Vicari - Gentilin al palleggio e Scarparo: il set è equilibrato e si gioca punto a punto fino al 10-10, ma alle veneziane riesce nuovamente la fuga sino al 16-11. Dalla panchina rientra Trivellato, la squadra reagisce e tira fuori il carattere di inizio gara siglando un break pazzesco di 5-14 che permette di ristabilire la parità. Superato l'equilibrio iniziale, sull'onda dell'entusiasmo, le giovani Pojane giocano davvero bene e nemmeno i cambi operati dalla panchina bianconera riescono a cambiare le sorti del set. Sul 1-2, ancora una partenza a razzo delle gialloblù e, purtroppo, ancora un calo di tensione: un'altra serie di innumerevoli errori consecutivi permette alle più esperte padrone di casa di ritornare in partita e recuperare lo svantaggio iniziale di 6 punti. Si gioca nuovamente punto a punto e dopo una battaglia di quasi mezz'ora, ad avere la meglio sono le veneziane grazie ad una "palletta" beffarda che nel momento meno opportuno le giovani Pojane guardano cadere in mezzo al campo. La delusione è cocente, le ragazze capitanate da Anna Bologna ci provano, ma di fatto si trovano a rincorrere per tutto il tie break e la posta in palio più alta va al San Giorgio. Al VPS ciò che resta è un punto importante in chiave classifica, ma soprattutto la consapevolezza che il lavoro da fare per trovare continuità nella prestazione è ancora tanto.