07/11/2014
Colpa del primo (vero) freddo invernale? Colpa di novembre malinconico? Colpa di chi?
Scarichiamo pure la colpa su qualcosa, fatto sta che anche lo scorso venerdì le ragazze della seconda divisione hanno saputo sorprenderci. Ma questa volta è stata una sorpresa di pessimo gusto.
Squadra ospite la capolista Volley Rossano, che si presenta nel palazzetto di Pojana Maggiore con una squadra giovanissima e fisicamente ben dotata. Al fischio di inizio, capitan De Gaspari scende in campo con Burinato, Vergoli, Mori, Cenci e Tadiotto, formazione che nelle precedenti partite aveva dato buoni risultati a Coach Filon. Partenza col botto: vento in poppa per la squadra ospitante che spiega le ali, spicca il volo e riesce a dominare (forse inaspettatamente?) le prime della classe, offrendo al pubblico un bel gioco, scambi lunghi ed emozionanti, grinta e determinazione. Ottima partenza, set conquistato: 25 a 22.
Ma si sa.. chi non muore si rivede! Bentornati problemi! Secondo set nettamente al di sotto delle aspettative di tutti, che comincia in maniera per nulla positiva: l’attenzione sembra essere calata vertiginosamente, troppi errori e incisività mancante costringono Coach Filon a fare alcuni cambi, schierando in regia Marini al posto di Cenci, Bologna nel ruolo di opposto in sostituzione a Tadiotto e Sy in posto tre (Burinato esce), per cercare di porre rimedio al fondamentale di muro, totale disastro per tutta la partita. La ventata di aria fresca non dà buoni risultati: set perso, e perso male (14 a 25).
1 a 1, palla al centro, ma la partita, per il Volley Basso Vicentino, sembra essere totalmente in salita: terzo e quarto set offrono ai tifosi momenti di gioco pulito e ben fatto alternati a lacune incredibilmente profonde; le giovanissime avversarie sanno sfruttare i black out delle nostre ragazze con intelligenza e, punto dopo punto, conquistano entrambi i parziali (25 a 22, 25 a 19) e ritornano a casa con un ottimo - anche se sofferto- en plein che fa mantenere stabile il loro primo posto in classifica.
A partita finita l’amarezza è tanta: il rimpianto di poter essere a festeggiare al loro posto è la giusta punizione per aver affrontato l’intera partita non al massimo della concentrazione.
Troppo facile consolarsi con le vittorie delle partite precedenti, con avversarie oltretutto di gran lunga inferiori a questo gruppo: sono le partite contro avversari dello stesso livello che fanno emergere realmente le capacità di una squadra, e proprio perché siamo consapevoli delle potenzialità delle nostre ragazze ci dispiace che gli sforzi e il duro lavoro non vengano ricompensati con la giusta attenzione che loro meritano.
Alle nostre ragazze chiediamo di impegnarsi ora come non mai, di lavorare sodo e di dimostrare a tutti che loro valgono la vetta della classifica: vogliamo che, quando il gioco si fa duro, imparino a ruggire come leoni, non a miagolare come gattini. Questo chiediamo a loro, di rialzarsi dopo ogni caduta, più grintose di prima: in questo sta la vera forza di una squadra.
A cura di Lisa Cenci